Tutorial: Come fare i salvaslip lavabili (con pezzi di stoffa di riciclo)
Premesso che ho scoperto che un assorbente o un salvaslip ci mettono 500 anni per biodegradarsi, il desiderio, già pressante in me, di farmi i salvaslip da sola si è impennato!
Perciò ho fatto un po' di ricerche in internet e ho scoperto che i materiali che occorrono sono tutti presenti in casa. Ho tirato fuori la macchina da cucire e mi sono messa all'opera.
Chiedo scusa per la pessima qualità delle foto, ma la voglia di mettermi a FARE e andare avanti con il lavoro era tanta... quindi ho usato in fretta il telefonino solo per documentare le varie fasi. Lo so... portate pazienza!
E' lo spazio che vi serve a cucire il bottoncino.
A questo punto spendo due parole sui materiali. Il salvaslip è fatto a strati: lo strato a contatto con la pelle deve essere di un materiale naturale, traspirante, morbido e lavabile ad alte temperature.
Beh... non proprio fatto. I miei li ho rifiniti con la tagliacuci esternamente (perchè ce l'ho, ma i primi li avevo rifiniti col zigzag classico, tenuto fitto, apposta per verificare e vengono bene lo stesso, forse un pochino più sfilacciati, ma a forza di lavarli non si vede più) e ho applicato a mano due piccoli automatici da abbottonare sotto alla mutanda.
Me ne sono fatti una trentina, li lavo a 60 o 80 gradi, dipende con che tipo di bucato li metto, essendo piccolini, fanno da jolly come i calzini, con la lisciva fatta in casa e vengono bianchi che è una meraviglia :-)
In questo post parlo solo dei salvaslip perchè me ne sono fatti molti, ho sperimentato vari modi e vari tessuti, li uso da quasi un anno e conosco bene l'argomento.
Teoricamente il principio vale anche per gli assorbenti, ma non ho provato e non vorrei dire boiate. Immagino che l'imbottitura debba essere più spessa e anche il tessuto di base più resistente e forse impermeabile o quasi.
Io uso da anni la coppetta in lattice e gli assorbenti sono un lontano e sfocato ricordo, ma prometto che appena l'estro mi coglie (e scusate il gioco di parole), proverò a farne qualcuno, a indossarlo e poi vi racconto com'è andata.
Un abbraccio di cuore.
Idra
Perciò ho fatto un po' di ricerche in internet e ho scoperto che i materiali che occorrono sono tutti presenti in casa. Ho tirato fuori la macchina da cucire e mi sono messa all'opera.
Chiedo scusa per la pessima qualità delle foto, ma la voglia di mettermi a FARE e andare avanti con il lavoro era tanta... quindi ho usato in fretta il telefonino solo per documentare le varie fasi. Lo so... portate pazienza!
Ho preso un salvaslip da usare come modello e ne ho ricalcato la forma in un comune foglio A4 |
NB: per la forma delle ali potete andare su google immagini e digitare "salvaslip lavabili". Troverete millemila esempi di forme delle ali. L'importante è che ciascuna ala si sovrapponga all'altra di 3 cm minimo
("un centimetro e mezzo parte per parte", come direbbe la mia insegnante di modellismo). E' lo spazio che vi serve a cucire il bottoncino.
Ho ritagliato i due cartamodelli uno con le ali (e per comodità ho piegato in 4 il foglio, così sono sicura che il modello sarà simmetrico in tutti e due i versi) e uno senza ali, per lo strato interno del salvaslip, di 1/5 cm più piccolo.
A questo punto spendo due parole sui materiali. Il salvaslip è fatto a strati: lo strato a contatto con la pelle deve essere di un materiale naturale, traspirante, morbido e lavabile ad alte temperature.
La maglina di cotone 100% di una vecchia t-shirt è perfetta. Io l'ho scelta bianca perchè mio marito pasticcere ne scarta a bizzeffe e non c'è rischio di reazione delle mucose a coloranti. |
Il materiale centrale deve essere morbido, avere un forte potere assorbente, ma non "trattenere" quando viene lavato. E qui ci viene in aiuto la tecnologia: il pile è perfetto!
Una copertina di pile dell'Ikea usata per decorare le finestre "a stalattite di neve" mi torna utile. |
Per la base del salvaslip occorre un tessuto sempre di cotone, più spesso e resistente della maglina di cotone e sopratutto non elastico, in modo che una volta abbottonato allo slip se ne stia ben fermo. Ho usato una vecchia tovaglia rosa che vedrete più avanti. In questo caso anche un tessuto colorato va bene (purchè lavato e rilavato, che non perda colore) tanto non sta a contatto con la pelle.
Ritaglio la maglina di cotone |
Ecco la tela rosa della vecchia tovaglia. Ritaglio "il sotto" del salvaslip |
Col piedino classico faccio una cucitura centrale, che oltre a "imbastire" e tenere fermo il lavoro, funge anche da "guida ai flussi". (...interpretate pure liberamente queste mie ultime parole :-D) |
Infine ecco il salvaslip fatto. |
Me ne sono fatti una trentina, li lavo a 60 o 80 gradi, dipende con che tipo di bucato li metto, essendo piccolini, fanno da jolly come i calzini, con la lisciva fatta in casa e vengono bianchi che è una meraviglia :-)
In questo post parlo solo dei salvaslip perchè me ne sono fatti molti, ho sperimentato vari modi e vari tessuti, li uso da quasi un anno e conosco bene l'argomento.
Teoricamente il principio vale anche per gli assorbenti, ma non ho provato e non vorrei dire boiate. Immagino che l'imbottitura debba essere più spessa e anche il tessuto di base più resistente e forse impermeabile o quasi.
Io uso da anni la coppetta in lattice e gli assorbenti sono un lontano e sfocato ricordo, ma prometto che appena l'estro mi coglie (e scusate il gioco di parole), proverò a farne qualcuno, a indossarlo e poi vi racconto com'è andata.
Un abbraccio di cuore.
Idra
Grazie per questo meraviglioso post!!! ho googolato mezza mattinata e alla fine sono giunta qui ed ho trovato quello che mi serviva!!! :) pure io uso la coppetta ma avolte, soprattutto di notte i primi due giorni di ciclo posso avere micro perdite!!! penso che andà a vedere di dare uanseconda vita ad una sciarpina in pile che non uso da oltre 10 anni!!! :)
RispondiEliminagrazie a te per averlo apprezzato e commentato. Sono contenta che tu abbia trovato quel che cercavi :D Fammi sapere com'è andata...
EliminaCiao Idra!! L'idea è favolosa e mi interessa moltissimo!
EliminaSolo che non sono proprio in geado di usare la macchina da cucire :(
Tu per caso li vendi anche? Fammi sapere qui; luna.distano@gmail.com
Grazie mille!!
Mmmm ... molto interessante :)
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